Rafael Megall (Rafael Melikyan, Yerevan, 1983) dal 1998 al 2004 ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Yerevan. Al centro delle opere di Megall c'è la raffigurazione della natura che viene però stilizzata e trasformata in pattern ornamentale. I suoi principali soggetti sono pantere, tigri e giaguari così come esseri mostruosi e ibridi raffigurati su uno sfondo fitomorfo. La natura viene rappresentata in modo appiattito e stilizzato con colori brillanti, saturi ed elettrici più vicini alle immagini digitali che alla natura. L'assenza di prospettiva, di profondità, la geometria fitta dei segni grafici, la loro ripetizione e i loro intrecci creano un horror vacui che ricorda la tradizione della antica miniatura Armena e dei bassorilievi che ornano i luoghi di culto e i palazzi. L'immaginario messo in campo da Megall ci riporta ai bestiari medievali, agli antichi manoscritti e papiri ma anche alle tombe egizie, all' Art Nouveau e alla tecnica del cloisonnè. Per realizzare i suoi dipinti Megall utilizza colori ad olio stesi grazie all'utilizzo di maschere stencils realizzate a seguito di un'elaborazione digitale di vari studi. Molti degli elementi utilizzati nelle sue opere hanno un valore simbolico e religioso. Come per esempio il giardino, che raffigura ad esempio la pace dell'Eden e tradizionalmente l'Eden è simboleggiato dal Monte Ararat che l'artista vede tutti i giorni dalla finestra del suo studio.
Dal 2008 Megall è un membro dell'Union of Artists of the Republic of Armenia. Nel 2012, ha ricevuto la Medaglia d'Oro dal Ministro della Cultura della Repubblica Armena per i suoi risultati e il suo successo. Nel 2013, il Presidente dell'Armenia gli ha conferito il titolo onorario “Honored Artist of the Republic of Armenia”. Sempre nel 2013, alla IX Biennale di Firenze, ha ricevuto il premio Lorenzo il Magnifico nella categoria Pittura. Nel 2014, è stato nominato “Arshile Gorky Honorable Medal of the Republic of Armenia”.
Ha esposto in importanti musei, gallerie e fiere in tutto il mondo tra cui la National Gallery of Armenia di Yerevan, il Museo di Sansepolcro ad Arezzo, la Biennale di Dublino, la Biennale di Firenze e il Salon d'Automne di Parigi. Nel 2017 il Padiglione della Repubblica d'Armenia della 57. Biennale di Venezia gli ha dedicato una mostra personale dal titolo The Panthers in my Blossoming Garden.

Vive e lavora tra Los Angeles e Yerevan.