21 maggio - 31 luglio, 2022
Night Owl | Pizzi Cannella
Galleria Mazzoli / via Nazario Sauro 62, Modena
Pizzi Cannella nasce nel 1955 a Rocca di Papa (RM).
Dal 1975 frequenta il corso di pittura di Alberto Ziveri presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e contemporaneamente si iscrive al corso di Filosofia all’Università La Sapienza. Tiene la sua prima personale nel 1978, alla Galleria La Stanza di Roma. Nel 1982 stabilisce il suo studio nell’ex pastificio Cerere, nel quartiere di San Lorenzo, dando vita, insieme a Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio e Marco Tirelli, alla Scuola di San Lorenzo.
Dello stesso anno è la sua prima personale presso la Galleria L’Attico di Fabio Sargentini a Roma, seguono nella stessa stagione (1984-1985) le personali di New York (Annina Nosei Gallery), quella di Berlino (Folker Skulima Galerie) e, nell’anno successivo, quella alla Galleria Triebold di Basilea.
Tiene, inoltre, negli anni, diverse mostre personali in Gallerie private in Italia e all’estero: Galleria Cannaviello di Milano, Galleria Vidal-Saint Phalle di Parigi, Galleria Bagnai di Siena e Firenze, Galleria Di Meo di Parigi, Otto Gallery di Bologna, Galleria Volume di Roma, Galleria Lo Scudo di Verona, Galleria Bibo’s Place di Todi e poi a Roma, Fondazione Pastificio Cerere e Galleria Mucciaccia di Roma, Partners & Mucciaccia Gallery di Singapore e Londra, Mekane di Roma.
Musei e spazi pubblici gli dedicano negli anni mostre personali: Porte d’Oriente, mostra itinerante in sedi museali dell’ex Jugoslavia (1989); Diari di guerra al Museo Civico di Gibellina (1991); Pizzi Cannella nella sede di Santa Maria della Scala di Siena (1997); Carte 1980-2001 al Museo Archeologico di Aosta (2001); Polittici al Castello Colonna-Centro Internazionale d’Arte Contemporanea di Genazzano (2003); Le Mappe del Mondo presso il Teatro India di Roma (2004); Pizzi Cannella, sept ou huit chambres a l‘Hotel des Arts di Tolone (2004); Cattedrale al MACRO Testaccio di Roma (2006-2007); Chinatown. Invito al viaggio, mostra itinerante allestita presso le Pagliere del Complesso di Palazzo Pitti a Firenze (2010), nel 2011 alla Fondazione Mudima di Milano e l’anno seguente al Museo d’Arte Moderna di Saint-Étienne; Bon à tirer nella sede della Galleria d’Arte moderna di Udine (2011); Pizzi Cannella-Ceramiche presso il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza (2013); Pizzi Cannella, La Fontana Ferma. Fusioni in bronzo 1987-2013 nel Complesso Monumentale, Carcere Borbonico di Avellino (2015); Pizzi Cannella all'Estorick Collection of Modern Art di Londra (2015); Pizzi Cannella-La Habana alla Biblioteca Nazionale Josè Martì de L’Avana (2015); Piero da Todi presso la Sala delle Pietre, Palazzi Comunali di Todi (2016); Salon de Musique and other paintings nel Palazzo d’Inverno, Ermitage di San Pietroburgo (2017); Almanacco Napoli nella Cappella Palatina del Maschio Angioino di Napoli (2019), Cattedrale, Solstizio d’inverno, Biblioteca Classense, sala del mosaico, Ravenna.
Sue opere sono esposte permanentemente in importanti collezioni pubbliche e private, tra le quali: Palazzo Reale di Milano, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Galleria d’Arte Moderna di Bologna, Museo Mumok di Vienna, Hotel des Arts di Tolone, Museo d’Arte Contemporanea di Pechino, MACRO di Roma, San Giorgio in Poggiale a Bologna, Biedermann Motech a Villingen-Schwenningen, al Museo d'Arte Moderna di Saint Etienne e all’Ermitage di San Pietroburgo.
COMUNICATO STAMPA
Mazzoli ha il piacere di presentare Night Owl, la prima mostra personale del Maestro Pizzi Cannella nella Galleria di Modena.
In mostra saranno esposte 29 opere realizzate dall’artista dal 2014 al 2022 che raffigurano i principali soggetti della poetica del Maestro: le cattedrali, le mappe, le vedute, i lampadari dei Salon de musique,
i gioielli, gli abiti.
L’esposizione è accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo con un saggio di Richard Milazzo: The Exquisite Inexactitudes of the Soul.
Nel saggio Richard Milazzo scrive in merito alle opere in mostra: “Allora, cosa dobbiamo pensare di tutte queste cattedrali, di questi panorami. Con tutte queste grandi lontane cupole e gli archi
che balzano senza fine nel cielo, Piero ci sta forse ponendo nella mitica città, nell’antica civiltà, di Roma? O questi archi, queste cupole, potrebbero provenire da qualsiasi luogo nel mondo in cui
esistano cupole ed archi? Sono puramente immaginari? E cosa sono tutta questa liquidità, tutte queste velature nelle immagini? Si riferiscono al fiume Tevere, o al modo fluido in cui ricordiamo le cose e
altrettanto facilmente le dimentichiamo? [...] Dove potremmo individuare l’artista, l’uomo che di notte non può dormire, né restare sveglio di giorno, incline com’è a passare come un sonnambulo da un quadro
all’altro nel suo studio notturno, e a sognare ad occhi aperti passando da una visione all’altra quando dovrebbe essere sveglio? [...] Stiamo effettivamente guardando le città, quando osserviamo le città e le
vedute ammucchiate sopra le città e le vedute nei dipinti di Piero, o questi sono mondi immaginari che fluttuano in un mondo liberato dall’‘incubo della Storia’ (James Joyce)? Stephen Dedalus, in Ulisse: “La Storia
è un incubo da cui sto cercando di svegliarmi”. E continua a proposito dell´autore: “Un Night owl (nottambulo), un poeta, sì; un decadente documentatore dei vizi più insignificanti (e ovviamente significativi)
dell’anima, sì; un antico viaggiatore sperduto in mare, che finalmente ha ritrovato la via verso le rive di Rocca di Papa, dov’è nato, più e più volte (perché è proprio questo che fa un artista, o un poeta, ogni
volta che fortunatamente si decida a non preoccuparsi troppo di quel che dovrebbe fare), appena a pochi passi immaginari dal Mediterraneo”.
Pizzi Cannella commenta, riguardo i lavori realizzati per l'esposizione: “Questa mostra, in un certo senso, documenta i miei anni da nottambulo, trascorsi nel mio studio e Dio solo sa in quante altre stanze,
in alberghi e spazi che non ricordo più, sognando le stelle fino all’oblìo, o almeno fino alle prime ore del mattino, attraversando spazi sconosciuti, viaggiando in luoghi reali e immaginari, a me ignoti, coinvolgendo
amici e sconosciuti, senza mai saperli distinguere, catalogando tesori e cose che avevano scarso valore per tutti, fuorché per me. Non ho mai conosciuto, né volevo conoscere, la differenza tra un mondo di
ricchezze e un’anima apparentemente impoverita, ma in pratica congestionata dall’indifferenza verso tutto ciò.[…] Ho una storia da raccontare. Ho sempre storie da raccontare. Sono un narratore. I miei quadri
raccontano tutte le storie, soprattutto quelle della notte”.
catalogo mostra
Pizzi Cannella | Night Owl
Saggio di Richard Milazzo
104 pagine, immagini a colori
300 copie numerate
Pubblicato da Galleria Mazzoli. Modena, 2022.