22 Maggio - Settembre 2010
Diramazioni - Franco Vaccari
Galleria Mazzoli // Via Nazario Sauro n.62, Modena
Franco Vaccari (Modena, 1936) compie studi ad indirizzo scientifico laureandosi in Fisica. Esordisce in campo artistico come poeta visivo.
Particolarmente significativi della sua successiva evoluzione sono il titolo di un suo libro del 1966 Le tracce e l'uso che in esso l'artista fa della fotografia per presentare i graffiti come
poesia anonima, poesia trovata. Il tema della traccia e il mezzo fotografico
.... vai alla pagina dell'artista
COMUNICATO STAMPA
Lo Galleria Mazzoli inaugura la mostra Diramazioni dell'artista modenese Franco Vaccari. Le sale espositive ospitano varie tematiche affrontate da Vaccari
dagli anni ’60 ad oggi: le Poesie Visive, gli Atest, le serie fotografiche Modena vista a livello di cane, Viaggio all’interno dell’albergo
diurno Cobianchi, Photomatic d’Italia, Araldica in cui le Polaroid sono state lette utilizzando il linguaggio araldico, l’installazione Omaggio ad Artaud
realizzata nel 1968 in occasione della mostra “Palcoscenico e pubblico per un teatro moderno” alla Galleria Civica, l’esperimento dell’autore in cui all’inconscio
tecnologico viene sostituito l’inconscio più complesso di una persona e, infine, l’opera L’occhio del Link.
La mostra offre dunque una panoramica sui lavori che lo stesso Franco Vaccari definisce “DIRAMAZIONI che mi hanno permesso di esplorare i campi di possibilità che, nei diversi momenti della mia ricerca, mi si sono aperti davanti e che ancora mi intrigano per le scoperte che vi ho fatto e per le promesse che mi hanno fatto intravedere.”
Dal catalogo, a cura di Achille Bonito Oliva, capiamo poi che “L’opera di Vaccari realizza un ulteriore passaggio dall’utopia (risolta iconograficamente) alla distopia che non vuole evasioni dalla realtà, bensì rappresentare mediante la conflittualità della storia (…) un superamento della terribilità del passato per approdare a un presente congelato dall’arte per un tempo migliore.
Vaccari dunque, in maniera precoce e profetica, sembra essere l’artista che ha praticato nella propria multimedialità la strategia dello sconfinamento e della coesistenza stilistica, tipica degli anni ’70 e ’80. Egli assume nel proprio lavoro il valore incrociato di relazione e di conflittualità che gli permette di tenere la propria opera sotto il segno del progetto dolce. Tale definizione esprime una revisione di quello tradizionale di progettualità che aveva accompagnato l’arte dei decenni precedenti, intrisa di rigida utopia, spesso organica ad una tradizionale definizione di impegno.
L'aggettivo dolce tempera senza dubbio il portato di forte intenzionalità politica del sostantivo (progetto), riportandolo nell'ambito resistenziale di un'etica soggettiva dell'artista che manifesta un intento costruttivo e nello stesso tempo performativo.
L’opera globale di Franco Vaccari, tra piacere della creazione e dovere della comunicazione, realizza sorprendentemente, passando attraverso una lettura critica di Marcel Duchamp, la speranza di Pablo Picasso di ‘Un’arte puntata sul mondo’.
Le molteplici diramazioni di Franco Vaccari ne confermano l’attenzione mirata e il bersaglio raggiunto.”
catalogo mostra
Franco Vaccari
Diramazioni
Saggio di Achille Bonito Oliva
176 pagine, immagini a colori
300 copie numerate
Pubblicato da Galleria Mazzoli. Modena, 2010.