Mark Innerst (1957) nasce e cresce nella piccola realtà rurale-industriale di York, Pennsylvania, ma si trasferisce a New York già dopo la laurea in Disegno alla Kutztown University, nei primi anni Ottanta, entrando a far parte del progetto The Kitchen (dove avrà la sua prima personale, nel 1982) e lavorando come assistente personale per Robert Longo, maestro del neo-espressionismo americano. New York sarà la sua casa e musa per i 25 anni che seguiranno. Della City, Innerst ama dipingere l'atmosfera delle strade striate dalla luce che penetra gli edifici, e dei grattacieli modernistici della Golden Age americana. Ai piedi dei palazzi, nella parte inferiore della tela, gli umani microscopici si affaccendano frettolosamente, camminano-parlanocommerciano, mentre l'azione reale si svolge più in alto, nell'aria, quella sospesa tra i grattacieli. L'aria di Innerst non è mai uno spazio assente di materia, al contrario è entità vivente e colorata, immensa ed emozionale. Le opere di Innerst sono state esposte negli Stati Uniti e in Europa, e fanno parte delle maggiori collezioni pubbliche del mondo, tra cui quella del Museum of Modern Art (NY), del Metropolitan Museum of Art (NY), del Solomon R. Guggenheim Museum (NY), del Los Angeles County Museum of Art, e del Museum of Contemporary Art di Chicago. Innerst attualmente vive tra Philadelphia e Cape May (New Jearsey) e nei suoi ultimi dipinti ci racconta di questi luoghi, diversi tra loro, rimanendo fedele a quella personalissima e indefinibile idea di "paesaggio" propria di quest' artista: un'immagine di uno spazio realmente esistente ma anche trascendente, in cui le luci sono impalpabili ma in grado di offuscare i soggetti umani e le altre cose contingenti grazie alla loro intrinseca endogeneità. Vive e lavora tra Philadelphia e Cape May (New Jersey, USA).