1 marzo - 2 giugno, 2025
2025 Sorridi Faccia. Regno dei Fiori | Nicola De Maria
Galleria Mazzoli / Via Nazario sauro n.62, Modena
Nicola De Maria è nato a Foglianise il 6 dicembre 1954.
Vive e lavora a Torino e Foglianise.
COMUNICATO STAMPA
La Galleria Mazzoli è felice di annunziare, quarant’anni dopo la precedente, la mostra di Nicola De Maria: 2025 Sorridi Faccia
L’esposizione propone un gruppo di opere che manifestano la potenza espressiva del Regno dei Fiori. L’occhio viaggia curioso sulle forme dipinte che suggeriscono sensazioni suscitando emozioni, delineando storie capaci di risuonare nel tempo e nello spazio, nel passato e nel futuro.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo curato da Richard Milazzo.
Sull’opera di Nicola De Maria il critico scrive nel suo saggio Nicola De Maria: dobbiamo solo chiudere gli occhi per vedere la luce e aprirli per vedere l'oscurità: “Il tempo non scorre semplicemente, ma
fugge in un vuoto irreversibile, senza un inizio o una fine reali. Ecco, dunque, il regno bello ed immaginario dei dipinti di Nicola De Maria!”.
“Così, si potrebbe dire che tutti gli inebrianti movimenti del nostro tempo – Arte Povera, Transavanguardia, Minimalismo e persino Concettualismo – si siano configurati in modo unico nell’opera
di Nicola De Maria, tanto da farlo diventare alla fine, fortunatamente, esponente di nessuno di questi, almeno non in modo esclusivo o privo di immaginazione, soprattutto considerando la natura
astratta o aperta del suo lavoro.
“Nicola De Maria una volta spiegò: ‘L’arte nasce quando un’opera è in grado d’ispirare una preghiera. La pittura è anch’essa un modo di pregare, perché nell’atto stesso vi è rinuncia a sé, misericordia e
trascendenza [...] Un’opera d’arte è tale se è utile agli altri, nel senso di essere portatrice di vita, comunicando emotivamente ciò che sgorga dall’artista, anche se non proviene direttamente da lui ma
dall’Essere [...]’. Parole più precise non si potrebbero trovare per esprimere la natura non solo dell’opera di Nicola De Maria, ma di tutta la grande Arte. Continua dicendo: ‘Un’opera d’arte si considera
tale quando, filtrando la brutalità, il dolore e la tristezza del mondo, aumenta la nostra vitalità, e diviene canto e lode [...]. Mi sento come lo strumento di un impegno chiamato ad aumentare l’armonia nel
mondo, incrementando la sua energia. Se parlo di armonia mi riferisco a quella che avvolge l’universo. Dobbiamo accoglierla, testimoniandola attraverso i dipinti, riportandola sulla Terra e personificandola nell’arte’”.
Continua il critico: “E così, devo credere che qualunque cosa possano ottenere i cosiddetti Fiori nell’opera, anche loro sognano di notte. Quello che adoro di Nicola De Maria non è solo il suo modo di
conoscere le forme e i colori, la luce abbagliante del mondo sensibile, ma il suo destreggiarsi in modo inusuale tra le ombre più imprevedibili. Cosa possiamo chiedere di più ad un artista se non la
trasformazione dell’oscurità nella luce, e viceversa la trasformazione ancora più difficile della luce in oscurità che prevale nelle pieghe più intime dell’anima. Questa, anche, abilità esoterica rara tra
gli artisti, è necessaria se vogliamo muoverci tra i mondi imprevedibili del sublime.
“Se alcuni disquisivano su status e pareti dorate, Nicola De Maria abbracciava un angolo della coscienza, una porzione del Mondo della Notte, e lo trasformava in realtà precarie che si muovono
dentro e fuori dalla percezione, dentro e fuori dall’oscurità e dalla luce. L’universo fondamentalmente tautologico dell’esistenza umana e non umana. Nicola De Maria ha ragione: ‘Non disegno oggetti,
ma essenze. Non cose, ma le loro anime’. Ma, oserei dire, anche l’anima stessa delle cose, perché è ciò in cui trasformiamo l’anima che abbiamo respinto, nelle nostre vite, la trasformiamo
in un’entità scartata. E non c'è nulla che Nicola De Maria ami dipingere più delle realtà escluse: essenze bendate che sono diventate, nella cultura attuale dei social media, sudari bianchi, apparenti stranezze”.
“Ma che splendide risultano queste stranezze, questi spazi, stelle, angeli e fiori. Questi universi, questi dipinti, immagini e visioni del mondo ‘senza bombe’. Se non fosse che gli ordigni
continuano a cadere. L’opera di Nicola De Maria immagina semplicemente un mondo in cui l’unica cosa che è stata eliminata o allontanata non è l’anima, non le sue essenze, ma le bombe.
Le uniche esplosioni che vedremo all’interno dei suoi dipinti sono l’anima che grida.
“Se le opere di Nicola De Maria parlano di altro, allora scopriamo cos’è quest’altro. Azzardo un’ipotesi: che quest’ultimo sia proprio ‘tutto il resto’”.
catalogo mostra
Nicola De Maria | 2025 Sorridi Faccia. Regno dei Fiori
Saggio di Richard Milazzo
immagini a colori
300 copie numerate
Pubblicato da Galleria Mazzoli. Modena, 2025.